Quando si parla di manutenzione si pensa subito alle attività necessarie per mantenere in efficienza un bene: una macchina industriale, un autoveicolo, un impianto, una strada, un giardino.
La manutenzione può essere considerata una vera e propria scienza: è la risposta dell’uomo ad un impiego economico e sostenibile delle risorse, è un modo per conservare e gestire sistemi, siano essi naturali o antropizzati.
In quanto fortemente orientata all’efficientamento e alla disponibilità continua del bene, la manutenzione deve essere pianificata e progettata, al fine di minimizzare le azioni correttive legate ad imprevisti e guasti.
Richiede formazione e competenza degli addetti che devono sapere coordinare gli interventi da eseguire al fine di garantire la continuità produttiva e i livelli desiderati di disponibilità e di affidabilità.
Proprio in quanto attività continuativa, spesso la manutenzione è considerata un costo che, oltre al tempo tecnico di intervento, richiede una formazione e uno sviluppo volto al miglioramento delle prestazioni.
Oggi aggiungiamo anche un altro obiettivo di primaria importanza: la riduzione degli impatti su ambiente e risorse, in ottica economia circolare.
E’ chiaro quindi che le aziende cercheranno soluzioni innovative sia per produrre beni sempre meno soggetti ad attività di manutenzione che per adottare servizi di manutenzione che impattino in maniera ridotta sia sul bilancio e sull’organizzazione aziendale che sull’ambiente circostante.
Difficile pensare ad una manutenzione zero: ci sono sicuramente beni ad alto contenuto tecnologico che già in fase di progettazione vengono pensati al fine di non richiedere (quasi) nessuna manutenzione, ma si tratta ancora di situazioni residuali e resta in ogni caso il problema di tutto quanto esistente oggi, tenendo presente che l’impronta green oriented destinata a crescere nel prossimo futuro è basata su concetti di rifiuto zero, riuso, riciclo. Quindi un’attenzione particolare ad allungare il ciclo di vita del bene.
CI piace molto l’articolo proposto da Azienda Digitale che definisce indispensabile adottare tutti gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione per gestire al meglio la pianificazione e l’esecuzione della manutenzione, migliorare la produttività, il risparmio energetico, la qualità, la sicurezza e la protezione dell’ambiente. In altre parole, una “manutenzione sostenibile”.
La manutenzione diventa anche una forma di garanzia di sicurezza: un bene manutenuto non ha impatti solo sulla sua effettiva disponibilità ed efficienza (temi molto cari agli imprenditori) ma anche sul benessere dell’uomo, con una riduzione significativa di incidenti ed un generale miglioramento delle condizioni di vita.
Ai vantaggi legati al miglioramento di performance e sicurezza, si aggiungono altri importanti punti di forza: ad esempio la maggiore conoscenza dei beni manutenuti e delle tecnologie impiegate, la crescita del personale addetto e del brand, il risparmio su costi accessori quali logistica, materiali e rifiuti.
Un’evoluzione interessante è la manutenzione predittiva (Condition Based Maintenance) che, grazie all’analisi delle informazioni prognostiche estrapolate dalla macchina per identificare lo stato di usura e deterioramento, permette di implementare attività di manutenzione mirate. E’ un concetto che va oltre la manutenzione periodica e preventiva perchè è “personalizzata” sulla macchina di riferimento ed è basata su dati reali che possono confermare o in parte confutare le indicazioni normalmente comunicate dal produttore del bene e creare uno storico aziendale basato sulla propria esperienza.
La “smart maintenance” implica l’utilizzo delle nuove tecnologie in ambito Industria 4.0: dall’IoT, al cloud, all’elaborazione di Big Data.
La manutenzione diventa uno strumento per ridurre significativamente i costi, è un investimento, ultimamente oggetto di numerosi finanziamenti in quanto perfettamente in linea con i concetti di digitalizzazione e green economy.
Affinchè l’azienda sia effettivamente ricompensata dello sforzo della propria attività manutentiva serve comunque sempre lo strumento adeguato: il manutentore deve essere “motivato” all’utilizzo dei mezzi di verifica e controllo e l’interconnessione del mondo web, unitamente all’uso del digitale, ci permette oggi di offrire soluzioni all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed efficaci dal punto di vista funzionale, grazie alla particolare attenzione ad usabilità e flessibilità di utilizzo.
08 Ottobre, 2024
09 Settembre, 2024