Fin dai primi incontri ci è chiaro che le esigenze tecniche di chi ci sta di fronte, anche se appartenente ai più disparati settori e differentemente organizzato, si assomigliano tutte: l’accesso multi-level all’operatività, la sicurezza dei dati, la flessibilità nell’utilizzo, l’interfaccia moderna, i bassi costi di manutenzione, etc etc.
Eppure, ognuno di loro resta convinto di avere la necessità di una soluzione personalizzata, fatta su misura per la propria azienda, la quale, peraltro, è speciale, diversa da tutte le altre, vive e prospera grazie all’unica e possibile organizzazione dei processi che nel tempo è stata testata: quella esistente. Un software “qualunque” non basta: ne serve uno scritto apposta per lei.
Con gli anni ho imparato che, talvolta, questa richiesta di attenzione è motivata da eccezionali processi di produzione o da tipicità straordinarie del prodotto/servizio erogato, tali da richiedere effettivamente specifiche operatività e che queste specificità possono differenziare il processo di automatizzazione dell’azienda rispetto alle altre. Ma solo talvolta.
Più spesso, la diversità sta nel modello gestionale dell’amministratore e nella tendenza ad affrontare in maniera personale l’organizzazione aziendale. Una sorta di approccio ad personam che ignora deliberatamente (e, a volte, inconsapevolmente) metodologie standardizzate e gli strumenti che ad esse si ispirano. Certamente questo è un comportamento più diffuso tra le micro e piccole-medie imprese, dove la libera iniziativa che ne ha favorito la nascita trova ancora spazio nelle pieghe dell’organizzazione. Un po’ come dire: “Ho cominciato così, e così vado avanti”.
Personalmente non ci trovo nulla di male nella personalizzazione degli strumenti di lavoro o nell’ideazione e utilizzo di metodi “creativi”, purché non si perdano di vista i riferimenti professionali: c’è tutto un mondo di possibilità tra l’ostinazione degli operatori a non mettere in discussione quanto acquisito nel tempo e l’omologarsi agli “altri”.
Uno strumento informatico che ci impone un cambiamento di approccio nell’operatività quotidiana può rivelarsi cruciale nell’aumento della produttività, anche se richiede uno sforzo di adattamento che coinvolge molte delle nostre risorse interne. Dipende un po’ da quanto il nuovo possa diventare innovativo.
08 Ottobre, 2024
09 Settembre, 2024