Soluzioni e-commerce personalizzate o piattaforme standard?

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Veronica Araldi 27 Gennaio, 2025

Soluzioni e-commerce personalizzate o piattaforme standard?

Una parte significativa del web dell’ultimo decennio è legata a piattaforme e-commerce e marketplace che soddisfano esigenze di acquisto di beni e servizi secondo una modalità ormai diffusa e in continua evoluzione.

Il mercato del web non è limitato da confini fisici, le distanze si coprono senza macinare chilometri con un notevole risparmio di tempo e di energia. Tempo e Consumi sono due fattori di grande rilevanza per l’utente medio e si accompagnano spesso ai concetti di comodità, varietà, risparmio, soddisfazione personale e condivisione di esperienze.

I numeri confermano un trend in crescita costante, un’utenza sempre più evoluta con un coinvolgimento anche delle generazioni meno “tecnologiche”. Con un giro d’affari 2024 di quasi 60 miliardi di euro (in Europa complessivamente quasi 900 miliardi di euro), il mercato italiano nel web oggi è sostenuto anche grazie a quasi 90.000 aziende italiane dotate di un canale di vendita online.

In futuro giocheranno un ruolo fondamentale:
- L'integrazione di tecnologie AI avanzate per personalizzare l'esperienza di acquisto.
- L'evoluzione delle modalità di pagamento, come il Buy Now, Pay Later (BNPL).
- La crescita del mobile commerce (m-commerce) e la necessità di ottimizzare le piattaforme per i dispositivi mobili.

Resta un elemento sempre prioritario la User Experience (UX). Fattori come tempi di caricamento, design responsive, facilità di navigazione e ottimizzazione per la SEO sono essenziali per il successo di un e-commerce.

Quando un’azienda decide di entrare in un canale per il commercio elettronico, devono essere ben chiari alcuni aspetti che favoriranno la scelta della piattaforma da adottare, limitando la platea dei possibili partner di fornitura.

Prima di tutto l’azienda deve valutare la propria conoscenza del mondo della vendita online: è molto più diffusa la cultura dell’acquisto online che quella della vendita.

Conoscere le criticità e i punti di forza delle modalità di vendita online costituisce un buon punto di partenza per fare una scrematura del servizio più adatto al nostro caso.

Pur condividendo molte tecniche, la vendita “web” non è uguale alla vendita “fisica”, a partire dagli aspetti più evidenti:
- il commesso del negozio o l’agente di commercio nell’e-commerce sono sostituiti da bot, avatar o altre forme di intelligenza artificiale;
- il luogo “fisico”, ad esempio il negozio in città, l’azienda tecnologica in un’area industriale, il centro commerciale multistore, nel web può essere riprodotto virtualmente, perdendo alcuni caratteri sensoriali che coinvolgono il potenziale cliente: toccare un tessuto, respirare un profumo, assaggiare un dolce, ecc;
- i sistemi di sicurezza: in una gioielleria impattano in maniera considerevole le misure antifurto (vetri antisfondamento e allarmi ), nello shop online non servono perchè i furti riguardano dati e informazioni.

Ma ci sono altre differenze sostanziali, forse meno intuibili, ad esempio:
- la platea di clienti nel web non ha limiti territoriali e una buona politica di web marketing può portare molti più utenti sul nostro e-commerce rispetto a quelli che vengono nel negozio fisico;
- a parità di risorse umane, il web soddisfa un maggior numero di utenti contemporaneamente: in un negozio fisico, staremmo tutti in coda in cassa oppure al parcheggio per trovare un posto vicino all’ingresso;
- la vendita online è indissolubilmente legata ad alcuni servizi complementari, come la gestione delle spedizioni e dei pagamenti: maggiori opzioni riusciamo a garantire ai consumatori finali, più facile sarà intercettare la maggior parte delle abitudini di acquisto;
- il negozio online è aperto 24/7: la vetrina non si spegne mai ed il mio cliente abituale potrà entrare ed uscire dal negozio tutte le volte che vuole.

Il secondo importante tema riguarda le risorse che l’imprenditore intende mettere sul piatto per avviare/rafforzare i propri canali di vendita online.

Non ci riferiamo solo alle risorse finanziarie ma anche a quelle umane. Un negozio online non può affidarsi esclusivamente ad automatismi e meccanismi di IA. Pur trattandosi di acceleratori per il successo della vendita online, gli strumenti tecnologici avanzati non bastano (o non funzionano) senza una visione chiara dei propri obiettivi, un’organizzazione interna che sappia gestire gli ordini raccolti, uno staff che coordini le attività di comunicazione per competere sul mercato, un sistema di controllo delle spedizioni, un customer service che sappia mediare richieste e recensioni negative. Non ultimo: una produzione (e una supply chain) in grado di soddisfare eventuali picchi di domanda e un sistema di emissione di ricevute/fatture contestuale a pagamenti e rimborsi.

Dando quindi per assodato che serva preparazione e organizzazione anche per vendere online, come orientare la propria scelta nel mare magnum delle piattaforme e-commerce e dei marketplace? Meglio un sistema su misura delle nostre esigenze oppure un prodotto standard già pronto per l'uso ma a cui dovremo comunque adattarci?

Poichè la risposta DIPENDE (ahimè) dalle esigenze di ognuno di noi, proviamo a delineare alcune caratteristiche che vi permetteranno di propendere per l’una o l’altra soluzione.

Piattaforma standard

Partiamo dai punti di forza:
- è diffusa e aggiornata con regolarità da uno staff particolarmente strutturato;
- è generalmente abbastanza economica;
- offre funzioni standard che soddisfano le esigenze più diffuse;
- si interfaccia tramite plugin a tanti servizi esterni utili: sistemi di pagamento, corrieri, sistemi di gestione delle recensioni, software di contabilità e/o magazzino, ecc..;
- offre una vasta gamma di template grafici a basso costo;
- esistono molti tutorial per apprendere le specifiche di configurazione ed uso; analogamente ci sono molti professionisti in grado di utilizzarla al posto tuo

Passiamo ora a limiti e criticità:
- la piattaforma è poco personalizzabile oppure la personalizzazione comporta la perdita (o necessità di riconfigurazione) delle funzioni proprie;
- essendo molto diffusa è oggetto di continua minaccia esterna: interfacciare i propri software interni alla piattaforma significa esporli alle stesse criticità;
- collegare la piattaforma a software propri può essere molto difficile e comunque richiede l’intervento di competenze specifiche che la piattaforma non offre nel proprio pacchetto standard;
- gli aggiornamenti automatici della piattaforma costringono ad adattamenti non sempre convenienti: ad esempio servizi che prima erano gratuiti diventano a pagamento, oppure le librerie del template vengono deprecate e creano anomalie di visualizzazione.

Piattaforma personalizzata

I punti di forza e i limiti di una piattaforma personalizzata si ribaltano rispetto alla piattaforma standard.

Tra i punti di forza possiamo quindi ricordare:
- la modularità, la scalabilità e la personalizzazione totale: pur richiedendo una struttura di base minima, la piattaforma personalizzata può essere impostata anche a moduli molti semplici che si evolvono con il business;
- si interfaccia agevolmente con qualunque software, adattandosi ai vari protocolli in uso in azienda;
- a parità di logica di sviluppo sicuro, rispetto ad una piattaforma standard è meno soggetta a cyber attacchi essendo poco conosciuta a livello strutturale e soprattutto oggetto di sviluppo dedicato;
- è aggiornata e modificata tenendo conto delle esigenze specifiche del cliente in ottica business continuity;

Le maggiori criticità di conseguenza sono:
- ogni interfaccia è a sè, spesso non esistono plugin pronti all’uso;
- il template va realizzato su misura, l’eventuale utilizzo di template standard richiede comunque degli adattamenti;
- formazione all’uso e sviluppo software sono erogati dal fornitore scelto che detiene le competenze per le attività di sviluppo del codice sorgente, custodendo la conoscenza del proprio know-how;
- i costi di sviluppo possono essere importanti.

Un aspetto rilevante su cui vale la pena spendere due righe in più riguarda proprio i costi: le piattaforme standard possono essere più economiche nell'immediato, ma potrebbero comportare costi nascosti a lungo termine. Le soluzioni personalizzate, pur richiedendo un investimento iniziale più alto, offrono maggiore flessibilità e scalabilità per affrontare la crescita futura.

In un mercato sempre più competitivo, scegliere la giusta piattaforma e-commerce è una decisione cruciale che può fare la differenza tra successo e insuccesso. La scelta tra una soluzione standard e una personalizzata dipende da molteplici fattori, tra cui le esigenze specifiche dell’azienda, il budget e le prospettive di crescita. Mentre le piattaforme standard rappresentano un'opzione rapida e conveniente per iniziare, le soluzioni personalizzate offrono una maggiore flessibilità, scalabilità e un vantaggio competitivo unico.

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